sabato 16 maggio 2009

CHE FUTURO DI MMERDA....

….Direbbe qualcuno.

Non nso se avete notato che la vita futura che ci viene descritta nel mondo cinematografico non e’ mai tutta rosa e fiori ma anzi e’ un inventario di infezioni ,Virus,tragedie ,dittature e di tutto cio’ che e’ orrendo e fuori da tutti i canoni odierni.
Talmente fuori che noi cataloghiamo tutto nel genere fantasy e inconsciamente ci tranquillizziamo.
Ma andiamo ad analizzare il genere Fantasy,che sicuramente e’ l’unico e piu’ efficace metodo per raccontare le paure che i nostri subconsci nascondono.
Nei film che vediamo adesso ci descrivono il futuro del 2040 e piu’ ,e pensiamo che siano solo fantasie da cinema ….ma analizziamo il concetto usando autori del passato che vedevano il futuro nel nostro presente, come il grande ed indimenticato Gorge Orwell scrittore Britannico nato nel 1903 e morto nel 1950.

Noto soprattutto per due grandi romanzi conosciuti a tutti “La Fattoria degli Animali” e “1984”.

La fattoria degli animali fu scritta e pronta per la pubblicazione nel 1943 ma gli fu permessa la stampa solo nel 1945 ,questo perche’ il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in un'immaginaria fattoria inglese, dove gli animali, stanchi del crudele sfruttamento da parte dell'uomo, si ribellano e assumono il controllo. Una volta liberi, gli animali decidono di dividere equamente il prodotto del loro lavoro, che prima gli veniva sottratto dall'uomo, seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico viene però ben presto tradito dall'emergere di un'altra classe di sfruttatori: i maiali. Gli avidi suini, che erano stati gli ispiratori della "rivoluzione", prenderanno il controllo della fattoria e progressivamente diventeranno simili in tutto e per tutto all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo, rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.Il Fatto che il governo Britannico era alleato ai Russi non permise la pubblicazione sino a guerra conclusa.
Ma il romanzo che paradossalmente calza a pennello,in italia in maniera piu’ eclatante ,vista la presenza al capo dell’attuale governo del mediaman per eccellenza nella persone di Zio Sirvio e’ 1984 ….nato piu’ che altro per esorcizzare un incombente pericolo comunista ma pericolosamente attuale anche senza il Comunismo …Zi’ sirvio nel metro Orwelliano sarebbe un perfetto evoluzionista Stalinista/Leniniano come potete ben vedere dalla trama a seguire …. E proprio nella sua ossessiva lotta al comunismo potete notare ,grazie al romanzo ,che il suo furore e’ solo un negare cio’ che egli e’ ….un grande fratello ….che evita rapporti con l’evoluzione malefica in cui da tutto se stesso per fermarne l’ascesa ,quando lui stesso ne e’ l’ascesa naturale.

In un futuro prossimo (l'anno 1984) la Terra è suddivisa in tre grandi potenze totalitarie perennemente in guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia che sfruttano la guerra perenne per mantenere il controllo totale sulla società. In Oceania, la sede dei vari ministeri (Ministero dell'Amore, dell'Abbondanza, della Verità e della Pace) è Londra, facente parte della provincia di Pista Uno.
La società è amministrata secondo i principi del Socing, una evoluzione dello Stalinismo, e governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini (la descrizione fisica ricorda Josif Stalin e Lord Kitchener). Il totalitarismo del Grande Fratello sviluppa caratteristiche dell'URSS di Stalin (ed in qualche modo della Germania preconizzata dai nazisti).
Il partito è a sua volta diviso in Partito Interno (che ha il vero potere) e Partito Esterno. I suoi occhi sono dei televisori-telecamere, installati per legge in ogni abitazione dei membri del Socing e che i membri del Partito Esterno non possono spegnere. Questi televisori-telecamere, oltre a diffondere 24 ore su 24 propaganda, spiano la vita di qualunque membro del Socing esterno.
Il partito è Governato dal Minamor ( MINistero dell'AMORe), la cui funzione è di controllare i membri del partito e di convertire i dissidenti alla ideologia del partito. Il Minamor è dotato di una polizia politica, la psicopolizia che interviene in ogni situazione sospetta di eterodossia e di deviazionismo.
Al di sotto del partito unico stanno i Prolet], che non hanno alcun potere nè privilegio, fanno i lavori pesanti in cambio del minimo di sussistenza, ma hanno il vantaggio di non essere controllati se non in modo indiretto, tramite la tecnica del Panem et circenses.
Ovunque nella città sono appesi grandi manifesti che ritraggono il Grande Fratello, con la didascalia Il Grande Fratello ti vede, e gli slogan del partito: «la guerra è pace», «la schiavitù è libertà», «l'ignoranza è forza».
I membri del Socing (Socialismo Inglese in Neolingua) vivono in moderni palazzoni alveare nella città nuova, ed i prolet (il Proletariato) vivono separati dai primi nella città vecchia.
L'unica forma di pensiero ammissibile in Oceania è il Bispensiero (ispirato al Materialismo dialettico leninista), un pensiero che esige che la mente si adatti senza resistenze alla realtà così come definita dal partito e cancelli ogni dato divergente ed ogni forma di obiezione. Come recitano alcuni slogan del partito, “la menzogna diventa verità e passa alla storia”, “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
La lingua che si parla in Oceania si sta trasformando così in Neolingua, un nuovo linguaggio in cui tutte le parole hanno un'unica accezione che riducendo il significato ai concetti più elementari rende impossibile concepire un pensiero critico individuale. Con la creazione della neolingua il partito censura quindi l'utilizzo di molte parole, convogliando quelle sgradite ( come ad esempio "democrazia" ) nell'unico termine "psicoreato": in questo modo diventa impossibile formulare, e a lungo andare anche solo pensare ad un argomento "proibito". I semplici concetti che renderebbero discutibile l'operato del partito diventano inesprimibili. La stessa parola "psicoreato" va ben oltre il divieto di esprimersi, ma si spinge appunto a vietare anche solo di pensare in modo divergente dai dettami del governo totalitario sotto il Grande Fratello.
Le scienze umanistiche sono di conseguenza cambiate: i testi vengono riscritti espellendo tutto quanto non sia in linea con le idee del momento del Socing. Tutti i fatti che rivelino contraddizione o fallibilità del partito vengono periodicamente e sistematicamente cancellati e sostituiti, la storia non esiste più, se non per dare ragione al partito.
Ci si aspetta che gli uomini si adeguino, cancellando la memoria dei fatti indesiderati e sostituendoli coi fatti che il Partito vuole che si ricordino.
Così, per esempio, se si ribaltano i fronti e l'Eurasia diventa improvvisamente alleata dopo esservi stati in guerra fino a un momento prima, nessuno deve rilevarne la contraddizione e portare memoria della precedente ostilità, per cui diverrà vero che l'Eurasia è sempre stata alleata dell'Oceania e che non vi è mai inimicizia tra i due stati.

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del partito, incaricato di aggiornare i libri e gli articoli di giornale in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal partito; egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la sua fama di infallibilità. Apparentemente è un tipo malleabile, ma Winston in realtà mal sopporta i condizionamenti del partito e non riesce a cancellare e riscrivere la propria mente. Accanto a lui agiscono altri due personaggi: Julia, della quale Winston è innamorato (malgrado i divieti del partito), e O'Brien, un importante funzionario nel quale il protagonista vede una figura paterna.
Nonostante il partito imponga la castità ( il sesso è permesso al solo scopo di procreare senza piacere ), Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un'organizzazione clandestina di resistenza, chiamata "La Confraternita" al cui vertice milita il misterioso Emmanuel Goldstein. Dopo essersi confidati con O'Brien, che i due credono anche lui ribelle, vengono invece da traditi dallo stesso O'Brien, che sin dall'inizio aveva fatto il doppiogioco con loro: arrestati, vengono interrogati proprio da lui, il cui fine è far penetrare in Winston, evidentemente refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing, la tecnica del Bispensiero attraverso tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione.
La prima fase consiste nell'infliggere un dolore di intensità sempre crescente al condannato, in modo che egli accetti una realtà che non è tale. Winston riesce a resistere alla prima fase e, nella seconda, egli capisce di essere "l'ultimo uomo in Europa" (il primo titolo che Orwell aveva pensato di dare al libro), vale a dire l'ultimo guardiano dello spirito umano, e si accorge di avere ormai l'aspetto — dopo le innumerevoli torture subite — di uno scheletro; ma è felice perché è conscio di non aver tradito Julia.
Nella terza fase, Winston — che ha ancora qualche pensiero non ortodosso — viene portato nella Stanza 101. In questa stanza non è contenuto uno strumento di tortura preciso: esso infatti consiste nella materializzazione del peggior incubo di ogni persona, che nel caso di Winston sono i topi. Pertanto viene minacciato con una gabbia, suddivisa longitudinalmente in due scomparti, all'interno dei quali ci sono dei topi, che O'Brien sta per mettergli sul volto. La sua sconfitta definitiva sopraggiunge quando, per fermare O'Brien, Winston si convince che l'unico modo per sfuggire a questa tortura è quella di interporre tra lui e la gabbia un altro essere umano e così urla «Fatelo a Julia!», perdendo così il suo ultimo sentimento umano.
Winston apprende dunque da O'Brien i principi fondamentali del sistema sul quale si fonda lo stato e scopre che non è sufficiente confessare e obbedire alle regole, poiché il Grande Fratello vuole possedere anche l'anima e il pensiero dei suoi sudditi. Anche la stessa "Fratellanza" è stata creata ad arte dalla psicopolizia come esca per individuare potenziali dissidenti. Alla fine, Winston viene costretto a cedere: rinuncia all'amore per Julia e al libero pensiero, sottomettendosi e amando completamente il Grande Fratello, pronto nell'eventualità non tanto remota a consegnarsi nelle mani del boia autenticamente convinto della propria colpevolezza.

Spero di non avervi annoiato….chi mi conosce mi apprezzera’ o mi denigrera’ come il solito denigratore comunista di Sirvio…fate voi ….i cervelli ce li avete …usateli….Non so’ se io ho ragione o altri ne hanno….pero’ intanto io butto li’ cose che spero aiutino a pensare….visto che le due trame che vi leggerete sopra non sono proprio “propaganda comunista”….ma anzi….il grassetto naturalmente non l’ho scritto io ma e’ materiale preso dalla rete…altrimenti non sarei stato bravo in questa maniera ad ermetizzare cosi’ bene le trame e i concetti dei romanzi .

venerdì 15 maggio 2009

DEDICATO AL NOSTRO BENEAMATO...MEZZO MINISTRO

Continuo la mia personale campagna elettorale per le Europee/Provinciali 2009 dedicando una bella canzone al Ministro Brunetta.
Godetevi il testo di questa canzone di De Andre'...esprime teorie interessanti e calzanti a pennello per il nostro cacciatori di Fannulloni.



UN GIUDICE
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
d'una ragazza irriverente
che vi avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente






Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo
troppo vicino al buco del culo

Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d'una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d'un tribunale
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male

E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva "Vostro Onore",
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell'ora dell'addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio

Testo: F.De Andrè – G.Bentivoglio
Anno di pubblicazione: 1971

sabato 9 maggio 2009

SPENNACCHIOTTO

Non c'e' niente da fa' il nostro Zi' Sirvio e' incomparabile,il numero 1.
Per come la vedo io le sparate della mogliettina sempre poco prima delle elezioni cominciano a diventare sospette.



Infatti hanno permesso al mitico cavaliere di monopolizzare tutta l'informazione generalista italiana ed estera sul caso BERLUSCONI/LARIO.
Giornali e televisioni che parlano di lui,tutte le trasmissioni di approfondimento politico dedicate al suo bel faccione.
A "porta a Porta" nel salotto del ruffiano del potere numero 1 poi ha dato il meglio di se' mostrando un Sirvio dai toni strappalacrime che faceva quasi tenerezza quando Vespa gli alzava la palla parlando dei nipotini "Anche separati potrete essere dei bravi nonni" e lui schiacciava con gli occhi lucidi "si e' vero...ma sapesse come e' piu' bello farlo insieme",una sceneggiata degna dei piu' commoventi "Incompreso".
Dalla sceneggiata ,in cui la moglie passa come la fredigrafa che domina,tra le mura domestiche,il povero cavaliere...ma e' parte del gioco,il nostro eroe ha ottenuto diversi vantaggi mediatici.
1) Si e' tolto quelle 4 sciacquette che aveva messo in lista alle Europee per ripagare favori passati ad alleati e raccomandatari ,che altrimenti non sapeva come togliersele di culo .
2) Ha fatto la figura del Macho sciupafemmine che a 70 e passa anni ancora si spupazza le topette fresche...e questo in Italia non guasta mai...noi uomini tendiamo a mitizzare chi puo' permettersi di svolazzare di fiore in fiore impunemente.
3) D'altro canto con le sue affrante interviste ha fatto passare la moglie come una che lo sottomette di cui lui e',giocoforza una povera vittima ,che deve subire le sue angherie,portando a casa il consenso dei buonisti,delle casalinghe...insomma il popolo delle soap opera.
4) Monopolizzando l'informazione sulla sua figura si e' fatto un megaspot elettorale e in piu' ha parzialmente coperto le cagate della lega,i problemi con l'immigrazione,i ritardi in abruzzo,la crisi economica...etc...etc...
Insomma vittoria su tutto il fronte...mediaticamente e' un grande ,un cervello sopraffino,un artista della reclame.

Per me che non sono dalla sua parte e' un brutto segnale ,perche' lui per me e' come "Spennacchiotto" il genio del male,alleato con la Banda Bassotti, antagonista di Archimede dei fumetti di Topolino...e in Italia non vedo nessun Archimede che lo puo'
contrastare.

venerdì 8 maggio 2009

S'I FOSSE FOCO, ARDEREI LO MONDO

Quand'ero al Nautico(Lustri fa')ebbi una discussione con una professoressa di Italiano a proposito degli autori che ci venivano imposti dal nostro sistema.
Mi lamentavo che ci facevano studiare gente barbosa come Leopardi pessimista e sfigato,Pascoli incestuoso e psicolabile, D'Annunzio schizzofrenico precusrsore del fascismo grazie alla sua teoria del superuomo (Lui mi garbava,era un pazzo ma tosto) e tanti altri con la vita atrraversata da sofferenze,malattie e disturbi psichici ....insomma degli "Sfigati".
Ora non voglio dire che le loro opere non siano di immenso valore,ma il mio disappunto era dovuto al fatto che prendevano tutto lo spazio senza lasciarne ad altri "Geni" che magari avessero avuto un'altro tipo di vita e che magari avessero avvicinato con piu' facilita' ragazzi di 17 / 18 anni.
A questo proposito gli portai ad esempio Cecco Angiolieri,che era presente sul nostro libro di letteratura con poche righe e mai menzionato dalla professoressa.
Mi ci imbattei sfogliando distrattamente il nostro testo e m'incuriosi' tanto che me lo studiai per conto mio usando anche qualche altro testo non ufficiale.
Naturalmente la sua produzione non fu vasta si limito' a dei sonetti di stile "comico-giocosi" (definizione dei critici) di cui il piu' famoso penso sia questo:

S’io fossi foco,arderei lo mondo

« S’i fosse foco, arderei lo mondo;
s’i fosse vento, lo tempestarei;
s’i fosse acqua, lo annegherei;
s’i fosse Dio, lo manderei nel profondo;

s’i fosse papa, sarei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s’i fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i fosse morte, andarei da mio padre;
s’i fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi' madre,

S’i fosse Cecco, come io sono e fui,
terrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui. »

(Cecco Angiolieri)



Uomo frivolo e spensierato, disordinato e dissipatore,contemporaneo di Dante Alighieri,di cui e' stato amico/nemico,ebbe come ideale di vita tre cose solamente: La donna, la taverna e il dado (sono parole dello stesso Angiolieri).
Nelle sue rime frequente è il motivo dell'odio verso i suoi genitori,ricchissimi e potentissimi Guelfi Senesi, che pero' erano restii ad allentare i cordoni della borsa per finanziare i suoi Vizi.
Non sto' ad annoiarvi con dati anagrafici e biografie varie...la rete ne e' piena per chi vuol approfondire.
Certo quando c'hai 18 anni uno cosi' ti fa' interessa' perche' ti incuriosiva il fatto che gia' 800 anni prima c'era chi amava godersi la vita senza pensare al futuro. Mica un Leopardi che dedica una poesia a Silvia amandola da lontano,soffrendo per amore e poi lo stalliere se la ingroppava...."a gobbo e non ti voi sveglia'...co' tutti i sordi che c'hai che ti frega d'esse brutto " era il pensiero che attraversava le nostre menti senza dirlo alla prof....altrimenti erano 2 che fioccavano.

martedì 5 maggio 2009

IL GRANDE LEBOWSKY

Bello...Bello...Bello...aiutatemi a di' bello.



Dal mio punto di vista il piu' ganzo film di sempre...un cult per me e qualche fedele amico come Giannone e Jontino,vedendolo svariate volte insieme e ridendo come matti alle scene viste e riviste e alle battute che poi usavamo e usiamo come tormentoni per mesi.



Il film e' del 1998 ,soggetto e sceneggiatura Joel e Ethan Coen,regia Joel coen , e' ambientato nel 1990 ,durante la prima Guerra del Golfo, a Los angeles.
Jeffrey "Drugo" Lebowski è un hippie sopravvissuto agli anni sessanta e all'era del flower power e delle proteste contro la guerra del Vietnam. Costantemente vestito con accappatoio, mutandoni, sandali e maglietta, cronicamente pigro,alla guida della sua scassatissima Ford Torino del '73, vivacchia senza troppi problemi, tra una partita di bowling con gli amici Walter e Donny, una fumata di marijuana, dormendo e bevendo grandi quantità di White Russian.



A causa di un'omonimia con un ricco magnate, due brutti ceffi gli entrano in casa, lo minacciano e (ciò che è più grave) orinano sul suo tappeto. Questo diventa lo spunto per lo sviluppo di un'intricata serie di vicende che vedranno Drugo invischiato suo malgrado in rapimenti e riscatti, in artisti pazzoidi e giocatori di bowling che credono di essere delle divinità, come Jesus Quintana.
Drugo e' interpretato da un magistrale Jeff Bridges e ,cosa curiosa, i vestiti dello sciatto e stravagante look del personaggio fanno parte del guardaroba reale dell'attore.



John Goodman invece interpreta l'amico paranoico/pazzoide reduce dal Vietnam Walter Sobchak...in questo ruolo semplicemente immenso.
Steve Buscemi invece e' l'indorcito Donny che completa il trio della squadra di bowling e di avventure/sventure di cui saranno protagonisti.
Le quasi due ore di film filano via come un treno attraversate da una serie impressionante di personaggi da urlo,uno piu' forte degli altri in cui si annoverano attori come Ben Gazzarra ,il produttore di film Porno Jackie Treehorn, e soprattutto John Turturro che nella Parte di Jesus Quintana sbaraglia tutti con un cameo da Oscar,Palma e Leone tutti insieme.



Non vi raccontero' di piu' perche' vi rovinerei tutto,vi dico solo che' un film veramente diverso,che piu' lo si guarda e piu' lo riguarderesti...perlomeno e' l'effetto che mi ha fatto e spero faccia anche a chi abbia voglia di andarselo a cercare...se vi interessa ho il DVD.

lunedì 4 maggio 2009

L'ESPLOSIONE DEL PANIGAGLIA

Chi non ha mai sentito parlare dell'esplosione della nave militare PANIGAGLIA ?
Penso nessuno , neanche tra le generazioni piu' recenti, visto che da quel tragico evento e' nato uno dei nostri modi di dire piu' usati.
Tipo..."hai visto che schianto che ha fatto la Pirarella?" (Mi dispiace ma mi viene spontaneo usare loro)..."Ha fatto la fine del Panigaglia" oppure, per par condicio "Tronketto l'anno scorso al Paliaccio hai fatto un botto manco 'r Panigaglia".
PANIGAGLIA e' anche stato il nomignolo ,secondo le mie fonti dell'epoca,con cui veniva chiamato l'autobus che collegava P.S.Stefano a Orbetello nell'immediato dopoguerra ... un vecchio autobus sgangherato che ogni volta che doveva inerpicarsi per la "Salita delle Bestemmie" costringeva i passengeri a scendere per spingerlo.
Sempre per informazioni dei passeggeri dell'epoca,la "Salita delle Bestemmie" era al foro degli "Stretti" perche' la strada provinciale cosi' com'e' attualmente non esisteva ma ci passava sopra.
Di seguito un articolo che descrive l'evento in cui viene ricordata anche l'unica vittima santostefanese e la foto di una nave gemella del Panigaglia....il "Buffoluto"




Il 1° luglio del 1947, poco dopo le 11, nelle acque dell’Argentario antistanti Santa Liberata esplose la nave ausiliaria porta munizioni Panigaglia. La nave, della marina militare, era stata varata nel 1923, aveva 643 tonnellate di dislocamento, e normalmente imbarcava un equipaggio di 3 ufficiali e 61 marinai.
Era partita da Pantelleria il mattino del 21 giugno con un carico di 330 tonnellate di munizionamento dell'esercito, destinato al deposito munizioni di Pozzarello ed era giunta a Porto Santo Stefano alle ore 13 del 26. Aveva dato fonda nella baia di Santa Liberata ed utilizzava per il trasporto a terra delle munizioni, barconi e rimorchiatori messi a disposizione dalla Società Montecatini con sede a Orbetello.
Il fragore dell’esplosione, che fece tremare tutte le case di Porto Santo Stefano, lasciò sbigottiti gli abitanti. Solo il denso fumo che si levava dal mare, là dove sapevano che il Panigaglia era alla fonda, fece loro capire l’accaduto.
La notizia ufficiale dell'incidente fu data alle ore 11,10 dal semaforo di Monte Argentario: si comunicava che durante le operazioni di scarico, per cause imprecisate, vi era stata una violenta esplosione, che aveva provocato la perdita della nave e la morte presunta di gran parte dei membri dell'equipaggio, degli operai civili e del maresciallo della sezione staccata di artiglieria di Grosseto, adibiti allo scarico. Con il Panigaglia era saltato anche uno dei barconi della Montecatini utilizzati.
Del Panigaglia rimaneva sul mare, tra innumerevoli rottami sparsi in un ampio raggio, solo uno spezzone della poppa ancora affiorante. I soccorritori, accorsi per raccogliere eventuali superstiti, esplorando il relitto, udirono il suono di colpi metallici ritmici provenire dall’interno. Iniziò così una generosissima gara per trarre in salvo coloro che erano rimasti imprigionati.
Nel resoconto in Parlamento fatto il giorno stesso dell’accaduto, il Primo Ministro De Gasperi così concludeva il suo intervento: “Un quarto d'ora fa ho ricevuto un telegramma, che lascia un raggio di speranza per qualcuno che in un primo tempo era considerato vittima. Il telegramma dice: «Stamane ore 11 nave Panigaglia saltata in aria rada Santa Liberata per esplosione oltre tonnellate 300 munizioni. Inviati soccorsi terra et mare sotto direzione questo Circomare. Ricuperati fino at questo momento quattro cadaveri. Su spezzone estrema poppa affiorante in basso fondale avvertito presenza personale vivo: corso operazione perforazione lamiera fiamma ossidrica per estrazione con probabilità successo.. Circomare Porto Santo Stefano 141001». Esprimo l'auspicio, anche in nome vostro, onorevoli colleghi, che il loro martirio valga almeno a cementare sempre più saldamente le nostre forze, di noi che siamo vivi, per lavorare e per costruire.”
Dallo spezzone di poppa fu estratto un marinaio ancora in vita che però perì poco dopo in conseguenza delle gravissime ferite riportate.
Nell’incidente del Panigaglia perirono complessivamente 63 persone tra i membri dell’equipaggio e maestranze adibite allo scarico del materiale esplosivo. Dell'equipaggio si salvarono, in quanto in quel momento a terra, il tenente di vascello comandante, il sergente radiotelegrafista, il sottocapo furiere, un infermiere ed un marinaio. Tra le maestranze civili decedute vi fu un solo santostefanese, il capobarca Armando Loffredo. Si trovava sul barcone accostato al Panigaglia sul quale, nel momento dell'incidente, venivano trasbordate le munizioni.
Gli abitanti di Porto S.Stefano dedicarono, su una chiesetta a Santa Liberata, una lapide dedicata alla santa, a ringraziamento per il loro scampato pericolo e di suffragio per le vittime.

sabato 2 maggio 2009

SOLIDARIETA' A ZI' SIRVIO DA ARCORE

Caro zi' Sirvio in Italia fai,sfai,compri,vendi,offendi,aduli...insomma fai un po' come cazzo ti pare ,ma come tutti noi poveri mortali quando l'angelo del focolare alza la voce anche tu ti metti sull'attenti col colpo di tacco.



Infatti dopo che la first lady Veronica ha lampato contro le candidature europee delle belle "Fringuellette" fresche ,fresche che avevi scelto, ti sei subito affrettato a cancellarle col bianchetto dalle liste.
Questa volta hai l'appoggio morale e trasversale di tutto il sesso forte che per l'ennesima volta si rende conto che tanto forte non e'.




Da buon babbo ti sei reso conto che per evitare uno scontro fraticida tra i tuoi 5 figlioli che gia' stanno litigando per spartirsi il tuo grosso impero, non potevi fare altro, e coprendo il tutto con qualche battutina per i giornalisti ,corredata da un nervoso sorrisetto, hai dovuto fare un repentino dietrofront.
E si, visto che la padrona e' gia' da qualche mese che lampa in difesa dei suoi tre pargoli per far si che i due di primo letto,Piersilvio e Marina non si pappino tutto (Non i soldi,ma il potere nelle aziende di famiglia).
Avevi fatto i conti senza l'oste quando avevi preparato le spartizioni con il 50% ai due figli grandi e il 50% agli altri tre e la signora Veronica che pretende invece il 20% ciascuno (cosi' i tre fratellini vanno in maggioranza) ti ha subito lanciato segnali forieri di tempesta attaccandoti con le Veline.



Povero Sirvio ,ti fai un culo cosi' per salvaguardare i tuoi interessi e per dare un futuro alla prole ma questi non sono mai contenti e con la cara mogliettina a tirare le fila ti stanno facendo prende un sacco di carri di veleno....e tanto ce ne hai gia' pochi di problemi a combatte co' tutte le teste di legno di cui ti sei circondato.
Su' Zi' Sirvio nne' niente passera' anche questa come so' gia' passate tutte...io fossi in te mi venderei tutto e mi sputtanerei i soldi tra donnine e bagordi fino all'ora della dipartita cosi' imparano....visto che i soldi so' tanti , sarebbe impossibile anche volendo bruciarteli tutti, quindi se ci voi recluta' a me e ad un po' di amici fidati pe darti 'na mano a mangiassi tutto saremo ben felici di aiutarti.