lunedì 25 aprile 2011
IL PIU GRANDE POETA ITALIANO : IL MINISTRO DELLA CULTURA BONDI settimo appuntamento
Era un po' che non dedicavo un po' di spazio al leggiadro poeta,indi per cui ecco a voi il penultimo capitolo della saga creativa Bondiana.
A Marcello Dell’Utri
Velata verità
Segreto stupore
Sguardo leggero
Insondabili orizzonti
Al Barone e al suo cane Tamil
Nel corso di una visita a L’Aquila ho incontrato il Barone Angelo De Nardis: patrizio aquilano, Commendatore dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere di Croazia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio, Cavaliere del Pontificio Ordine Equestre di S. Silvestre Papa.
Alambicco della storia
Distillato di civiltà
Ironica superiorità
Nobile dolcezza
Zattera di solitudine
Affine anima di Tamil
Ad un bambino mai nato
Nel buio dei tuoi primi giorni
ti doniamo la luce dell’amore
l’ardore della vita
la fiamma della bontà
la forza della sincerità
il candore della verità
la ribellione per le ingiustizie
il desiderio di riunirti a chi ti ha
donato la vita
Al Montecristo
Turbante di gemme
Spada di dolcezza
Abito da scena
Quadro di Chagall
domenica 24 aprile 2011
sabato 23 aprile 2011
LOCAL HEROES
Il 4 maggio del 2009 pubblicai una rievocazione ,non in tono drammatico,come d'altronde sono solito fare sul mio blog dell'esplosione del Panigaglia.
Il Post ha suscitato l'interesse di persone legate ai fatti che hanno lasciato dei commenti ,che mi hanno svelato dei retroscena che alla tragedia hanno aggiunto anche lo sconforto per l'oblio a cui e' stata lasciata andare la memoria dei protagonisti ....soccorritori,vittime e sopravvissuti.
Non un simbolo di ricordo sul luogo della tragedia,non un riconoscimento a chi rischio' la vita per salvare i superstiti,non una amministrazione comunale dell'Argentario che abbia dato il giusto peso a quello che rappresento' lo scoppio del Panigaglia.
Tutto cio' che sapevo lo devo ai racconti del mi' babbo ,che allora aveva sei anni e che a sua volta gli aveva integrati grazie a quelli di mio nonno e dei vecchi dell'epoca...qualche traccia del Panigaglia e' rimasta grazie ai detti e ai modi di dire paesani e alla Cappella della Madonna di Loreto vicino la torre di S.Liberata dove fu apposta una lapide a ringraziamento dello scampato pericolo,la quale versa in uno stato di triste degrado.
Piano piano il ricordo sta' cosi' scomparendo,infatti sono sicuro che ben pochi dei ventenni di oggi sappiano cosa e' stato il Panigaglia.
Comunque di seguito pubblico la lettera scritta per il Vernacoliere da Gianluca Pucci di Porto Ercole,nipote di un'eroico soccorritore ,per me un vero "uomo" di altri tempi, che in un periodo di sacrifici e stenti ,quale fu il dopoguerra all'Argentario, non esito',a costo della vita, insieme ad un suo paesano altrettanto eroico a correre in soccorso dei sopravvissuti :
Lettera al vernacoliere.
di Gianluca Pucci
Sono cresciuto con un piccolo ometto di un metro e cinquanta che mi ha sempre fatto vivere con il sorriso la vita, gentile cordiale verso tutti ed un po' all'antica che non rinunciava mai ad un bicchiere di rosso ed una cantata al tavolino con gli altri nei piccoli bar di Porto Ercole.Una persona di compagnia come si dice in genere.
L'ho sempre guardato con tanto stupore come quando un bambino vede il cielo stellato o l'immensità del mare per la prima volta, passavo tanto tempo con lui e non mi pesava alzarmi presto per andare a vendere il pesce nei paesini maremmani o scaricare centinaia di casse da svariati pescherecci, non mi annoiavo mai ed il tempo volava come sulle ali di un gabbiano.
Quell'ometto non era un tipo da vantarsi troppo e nelle tante giornate trascorse insieme capeggiava spesso una frase che gli riempiva gli occhi di orgoglio e la voce tremolava;"Date tanti tocchi pe quanti siete!".
Nel giugno del 1947 è partita da Pantelleria la motonave Panigaglia carica delle sue 330 tonnellate di esplosivi destinazione il deposito del Pozzarello, giunta in prossimità di Santa Liberata durante le operazioni di scarico qualcosa è andato storto e vi è stata una violentissima esplosione lasciando integro solo un pezzo della poppa che affiorava dal mare.Nonno lavorava nell'officina Bardi di Porto Santo Stefano come saldatore insieme ad un altro abitante del mio piccolo paese, l'esplosione fece tremare anche gli attrezzi mi diceva.
Mentre guardavano il fumo levarsi sempre piu' copioso dal mare si presentarono in officina 2 autorità della marina che spiegarono l'accaduto e chiedevano aiuto a chi potesse essere in grado di fare buchi negli scafi, non hanno finito neanche il discorso.Nonno e l'amico sono saliti su un piccolo gozzo e con martello ed orecchio hanno iniziato ad "ascoltare" da quello che rimaneva della poppa ancora stracarica di esplosivi, ma udivano solo tenui lamenti visto che oramai anche l'aria scarseggiava;"Date tanti tocchi pe quanti siete!" urlava e batteva col martello, "DATE TANTI TOCCHI PE QUANTI SIETE!" continuava. Qualcosa iniziava a battere, non in numero ma in ripetizione, si fermava e ricominciava, non importava a questo punto il numero ma la posizione dalla quale provenivano.Le operazioni per il taglio dello scafo iniziarono da quella piccola barchetta mentre dirigenti ed ufficiali vari guardavano in lontananza dalla spiaggia se confermare una seconda esplosione ed aggiungere morti alla già lunga lista o attendere altri pezzi di metallo da mettere sul loro vestito.
"Qualcuno dentro era gia morto ma non tutti, uno in particolare lo ricordo che era un po' grasso ed aveva difficolta a passare dal buco ma era messo molto meglio degli altri.Non sò che fine abbia fatto e se è ancora in vita mi piacerebbe incontrarlo", questo è stato sempre il suo grande desiderio anche se le cronache riportano che quel marinaio in seguito è morto a causa delle gravi ferite lui credeva che non potesse essere andata a finire cosi.
Ledo voleva un "grazie" prima di andarsene, non medaglie di metallo, una semplicissima riconoscenza da chi stava sulla spiaggia a guardare e questo non gli è stato mai concesso,vane sono state le mie richieste al sindaco di Grosseto o al presidente della Repubblica di almeno nominarlo o informarsi realmente sui fatti prima di commemorare qualche anno un monumento nel centro di Grosseto, ho solo ricevuto risposte squallide e la visita dei carabinieri per verificare che fossi stato io a scrivere i miei dati personali sull'email al presidente.
Negli anni c'è stato solo tanto oblio e loro sono rimasti sempre li sulla spiaggia mentre tu gli salvi la nave.
Ciao nonno ti voglio bene.
Gianluca
Gianluca sta combattendo da anni una battaglia per dare lustro alla memoria di queste persone , chi e' legato ai fatti o anche chi solo puo' riportare altre testimonianze puo' contattarlo al suo indirizzo e mail : gianluca.pucci@gmail.com
Il Post ha suscitato l'interesse di persone legate ai fatti che hanno lasciato dei commenti ,che mi hanno svelato dei retroscena che alla tragedia hanno aggiunto anche lo sconforto per l'oblio a cui e' stata lasciata andare la memoria dei protagonisti ....soccorritori,vittime e sopravvissuti.
Non un simbolo di ricordo sul luogo della tragedia,non un riconoscimento a chi rischio' la vita per salvare i superstiti,non una amministrazione comunale dell'Argentario che abbia dato il giusto peso a quello che rappresento' lo scoppio del Panigaglia.
Tutto cio' che sapevo lo devo ai racconti del mi' babbo ,che allora aveva sei anni e che a sua volta gli aveva integrati grazie a quelli di mio nonno e dei vecchi dell'epoca...qualche traccia del Panigaglia e' rimasta grazie ai detti e ai modi di dire paesani e alla Cappella della Madonna di Loreto vicino la torre di S.Liberata dove fu apposta una lapide a ringraziamento dello scampato pericolo,la quale versa in uno stato di triste degrado.
Piano piano il ricordo sta' cosi' scomparendo,infatti sono sicuro che ben pochi dei ventenni di oggi sappiano cosa e' stato il Panigaglia.
Comunque di seguito pubblico la lettera scritta per il Vernacoliere da Gianluca Pucci di Porto Ercole,nipote di un'eroico soccorritore ,per me un vero "uomo" di altri tempi, che in un periodo di sacrifici e stenti ,quale fu il dopoguerra all'Argentario, non esito',a costo della vita, insieme ad un suo paesano altrettanto eroico a correre in soccorso dei sopravvissuti :
Lettera al vernacoliere.
di Gianluca Pucci
Sono cresciuto con un piccolo ometto di un metro e cinquanta che mi ha sempre fatto vivere con il sorriso la vita, gentile cordiale verso tutti ed un po' all'antica che non rinunciava mai ad un bicchiere di rosso ed una cantata al tavolino con gli altri nei piccoli bar di Porto Ercole.Una persona di compagnia come si dice in genere.
L'ho sempre guardato con tanto stupore come quando un bambino vede il cielo stellato o l'immensità del mare per la prima volta, passavo tanto tempo con lui e non mi pesava alzarmi presto per andare a vendere il pesce nei paesini maremmani o scaricare centinaia di casse da svariati pescherecci, non mi annoiavo mai ed il tempo volava come sulle ali di un gabbiano.
Quell'ometto non era un tipo da vantarsi troppo e nelle tante giornate trascorse insieme capeggiava spesso una frase che gli riempiva gli occhi di orgoglio e la voce tremolava;"Date tanti tocchi pe quanti siete!".
Nel giugno del 1947 è partita da Pantelleria la motonave Panigaglia carica delle sue 330 tonnellate di esplosivi destinazione il deposito del Pozzarello, giunta in prossimità di Santa Liberata durante le operazioni di scarico qualcosa è andato storto e vi è stata una violentissima esplosione lasciando integro solo un pezzo della poppa che affiorava dal mare.Nonno lavorava nell'officina Bardi di Porto Santo Stefano come saldatore insieme ad un altro abitante del mio piccolo paese, l'esplosione fece tremare anche gli attrezzi mi diceva.
Mentre guardavano il fumo levarsi sempre piu' copioso dal mare si presentarono in officina 2 autorità della marina che spiegarono l'accaduto e chiedevano aiuto a chi potesse essere in grado di fare buchi negli scafi, non hanno finito neanche il discorso.Nonno e l'amico sono saliti su un piccolo gozzo e con martello ed orecchio hanno iniziato ad "ascoltare" da quello che rimaneva della poppa ancora stracarica di esplosivi, ma udivano solo tenui lamenti visto che oramai anche l'aria scarseggiava;"Date tanti tocchi pe quanti siete!" urlava e batteva col martello, "DATE TANTI TOCCHI PE QUANTI SIETE!" continuava. Qualcosa iniziava a battere, non in numero ma in ripetizione, si fermava e ricominciava, non importava a questo punto il numero ma la posizione dalla quale provenivano.Le operazioni per il taglio dello scafo iniziarono da quella piccola barchetta mentre dirigenti ed ufficiali vari guardavano in lontananza dalla spiaggia se confermare una seconda esplosione ed aggiungere morti alla già lunga lista o attendere altri pezzi di metallo da mettere sul loro vestito.
"Qualcuno dentro era gia morto ma non tutti, uno in particolare lo ricordo che era un po' grasso ed aveva difficolta a passare dal buco ma era messo molto meglio degli altri.Non sò che fine abbia fatto e se è ancora in vita mi piacerebbe incontrarlo", questo è stato sempre il suo grande desiderio anche se le cronache riportano che quel marinaio in seguito è morto a causa delle gravi ferite lui credeva che non potesse essere andata a finire cosi.
Ledo voleva un "grazie" prima di andarsene, non medaglie di metallo, una semplicissima riconoscenza da chi stava sulla spiaggia a guardare e questo non gli è stato mai concesso,vane sono state le mie richieste al sindaco di Grosseto o al presidente della Repubblica di almeno nominarlo o informarsi realmente sui fatti prima di commemorare qualche anno un monumento nel centro di Grosseto, ho solo ricevuto risposte squallide e la visita dei carabinieri per verificare che fossi stato io a scrivere i miei dati personali sull'email al presidente.
Negli anni c'è stato solo tanto oblio e loro sono rimasti sempre li sulla spiaggia mentre tu gli salvi la nave.
Ciao nonno ti voglio bene.
Gianluca
Gianluca sta combattendo da anni una battaglia per dare lustro alla memoria di queste persone , chi e' legato ai fatti o anche chi solo puo' riportare altre testimonianze puo' contattarlo al suo indirizzo e mail : gianluca.pucci@gmail.com
venerdì 8 aprile 2011
FANTACENA E' SERVITA 2010/2011
Dopo l'ultima giornata oziosa come una domenica pomeriggio di primavera ,la cena e' servita.
Le ultime sentenze sono state date ad eccetto dell'esito finale per la Maceroni's Cup,finita in parita' in gol e in punti.
La coppa sara' assegnata durante la cena con il lancio della monetina come da regolamento e ,visto che il primo e il secondo sono in gara, l'onore o l'onere ,di aggiudicare l'ambito trofeo, spettera' ...non poteva essere altrimenti ,al Profeta.
Chiude la lotta per il Tapiro il Gatto ....ultimo solitario.
Bruttissima giornata per il Cocorito che vede sgominata ,da una retata stile Calcio pulito,l'ultima delle sue malefatte. Infatti la Cassazione ha finalmente accolto il reclamo dell'Airone sdegnato ,decurtandoli due punti e assegnandone uno al pennuto di Giannella.
Quindi riepilogando :
GIANNONE CAMPIONE 2010/2011 e finalista Maceroni's Cup
BERNARDINO SECONDO e finalista Maceroni's Cup
JONTINO TERZO e lanciatore della fatica monetina....nonche' Profeta
CISPONE QUARTO e premio Giuria come piu' Grosso Gufo mai materializzatosi al Fantacalcio
ROBERTINO QUINTO e Cane di Betto confermato...anche per quest'anno la sua bacheca continuera' ad essere popolata da ragni e ragnatele
BOCCINO SESTO senza lode ed infamia il Geriatric, tra acciacchi e dolori, si trascina sull'ultima sedia libera nel tavolo degli scroccacena
TRONKETTO SETTIMO Pagacena
PALLESECCHE OTTAVO Pagacena
NASCA NONO Pagacena e vincitore della Stivale's Cup
LUCCHETTO DECIMO Pagacena
SIRVIO UNDICESIMO Pagacena
GATTO DODICESIMO TAPIRO D'ORO e Pagacena
XXII Giornata
GIANNONE - - SIRVIO 1 - 0
TRONKETTO - PALLESECCHE 0 - 1
BERNARDINO - BOCCINO 1 - 1
GATTO - JONTINO 1 - 1
NASCA - ROBERTINO 0 - 5
CISPONE - LUCCHETTO 0 - 0
Classifica Finale
Classifica Finale a punti
Speciale classifica che il buon Cispone rende nota a fine campionato ,la quale somma tutti i punti fatti nelle 22 partite...tanto pe' fa' monta' un po' di rimpianti e incazzature e per dare il giusto peso alla mmerda che ha colpito qualcuno.
GIANNONE...............1635,5
BERNARDINO...........1582,5
CISPONE....................1521,5
TRONKETTO.............1513
ROBERTINO..............1511,5
BOCCINO..................1507,5
JONTINO...................1504
LUCCHETTO.............1484,5
PALLESECCHE..........1481,5
NASCA.......................1471,5
SIRVIO........................1448
GATTO........................1385
Maceroni's Cup Finalissima
GIANNONE - BERNARDINO 0 - 0 a parita' di Gol sono i punti che decidono il match,ma i due signorini si sono presi il lusso di pareggiare anche quelli ( 65 a 65),quindi decidera' tutto il lancio della monetina.
CENA
Localita' e giorno ancora da definire,ma qualcuno gia' arrota le posate.
Mentre l'intrattenimento sara' assicurato dal Gatto col suo Orso ballerino...premio allegato al Tapiro e la famosissima Band dei "Los Pagheremos"
Le ultime sentenze sono state date ad eccetto dell'esito finale per la Maceroni's Cup,finita in parita' in gol e in punti.
La coppa sara' assegnata durante la cena con il lancio della monetina come da regolamento e ,visto che il primo e il secondo sono in gara, l'onore o l'onere ,di aggiudicare l'ambito trofeo, spettera' ...non poteva essere altrimenti ,al Profeta.
Chiude la lotta per il Tapiro il Gatto ....ultimo solitario.
Bruttissima giornata per il Cocorito che vede sgominata ,da una retata stile Calcio pulito,l'ultima delle sue malefatte. Infatti la Cassazione ha finalmente accolto il reclamo dell'Airone sdegnato ,decurtandoli due punti e assegnandone uno al pennuto di Giannella.
Quindi riepilogando :
GIANNONE CAMPIONE 2010/2011 e finalista Maceroni's Cup
BERNARDINO SECONDO e finalista Maceroni's Cup
JONTINO TERZO e lanciatore della fatica monetina....nonche' Profeta
CISPONE QUARTO e premio Giuria come piu' Grosso Gufo mai materializzatosi al Fantacalcio
ROBERTINO QUINTO e Cane di Betto confermato...anche per quest'anno la sua bacheca continuera' ad essere popolata da ragni e ragnatele
BOCCINO SESTO senza lode ed infamia il Geriatric, tra acciacchi e dolori, si trascina sull'ultima sedia libera nel tavolo degli scroccacena
TRONKETTO SETTIMO Pagacena
PALLESECCHE OTTAVO Pagacena
NASCA NONO Pagacena e vincitore della Stivale's Cup
LUCCHETTO DECIMO Pagacena
SIRVIO UNDICESIMO Pagacena
GATTO DODICESIMO TAPIRO D'ORO e Pagacena
XXII Giornata
GIANNONE - - SIRVIO 1 - 0
TRONKETTO - PALLESECCHE 0 - 1
BERNARDINO - BOCCINO 1 - 1
GATTO - JONTINO 1 - 1
NASCA - ROBERTINO 0 - 5
CISPONE - LUCCHETTO 0 - 0
Classifica Finale
Classifica Finale a punti
Speciale classifica che il buon Cispone rende nota a fine campionato ,la quale somma tutti i punti fatti nelle 22 partite...tanto pe' fa' monta' un po' di rimpianti e incazzature e per dare il giusto peso alla mmerda che ha colpito qualcuno.
GIANNONE...............1635,5
BERNARDINO...........1582,5
CISPONE....................1521,5
TRONKETTO.............1513
ROBERTINO..............1511,5
BOCCINO..................1507,5
JONTINO...................1504
LUCCHETTO.............1484,5
PALLESECCHE..........1481,5
NASCA.......................1471,5
SIRVIO........................1448
GATTO........................1385
Maceroni's Cup Finalissima
GIANNONE - BERNARDINO 0 - 0 a parita' di Gol sono i punti che decidono il match,ma i due signorini si sono presi il lusso di pareggiare anche quelli ( 65 a 65),quindi decidera' tutto il lancio della monetina.
CENA
Localita' e giorno ancora da definire,ma qualcuno gia' arrota le posate.
Le celebrazioni per la vittoria in campionato di Giannone |
Un'agguerrito Puparo pronto per la Finalissima di maceroni's |
Un Profeta in "Formissima" pronto per l'abbuffata finale |
Il Guru Malefico 2010/2011 |
Il Betto's Dog 2010/2011 |
L'incontenibile Gioia dell'allenatore del geriatric Team per la raggiunta salvezza |
Mentre l'intrattenimento sara' assicurato dal Gatto col suo Orso ballerino...premio allegato al Tapiro e la famosissima Band dei "Los Pagheremos"
Il Gatto con l'orso ballerino |
I "Los Pagheremos" |
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