martedì 8 marzo 2011

NON SOLO FIGURE DI M....

In un periodo dove l'Italia  all'estero  e' menzionata  solo per sfotterci ,grazie soprattutto alle nauseabonde performance del nostro sempre adorato primo ministro tascabile,mi voglio e vi voglio rinfrancare lo spirito raccontandovi un episodio di cui fummo protagonisti durante la seconda guerra mondiale.
Episodio che mi ha riempito di orgoglio e di cui non avevo mai sentito parlare,fino a qualche mese fa, quando ,grazie a quello splendido programma che e' La Storia Siamo noi di Giovanni Minoli,ne sono venuto a conoscenza.
Nel Giugno 1940, con la Francia gia' praticamente sconfitta dai tedeschi,l'Italia occupo' una piccola zona che andava dalla Svizzera al Mediterraneo comprendente Grenoble,Mentone e Nizza.
Nel Novembre del 1942,quando gli alleati occuparono parte dei territori Francesi in Africa (Algeria e Marocco) dimostrando la scarsa affidabilita' dei Francesi di Vichy,Hitler ordino' l'occupazione del territorio sotto la giurisdizione di tale governo e l'Italia espanse il controllo a tutta la Corsica e in Francia sino quasi a Lione,includendo  citta' come Tolone , Aix En Provence e Chambery.



Mentre la VII Armata controllava la Corsica ,il sud della Francia era sotto la giurisdizione della IV Armata composta da 6000 Ufficiali e 136000 soldati.


Esercito Italiano in Francia 1940-1943

La IV Armata comandata dal Generale Mario Vercellino,Monarchico ma non Fascista , ebbe il merito di instaurare un regime tollerante e illuminato,portando nelle zone occupate una ventata di pace ,allontanando i clamori della guerra ,tanto che la resistenza Francese opero' molto blandamente nei nostri confronti sino all'Estate '43 quando,alla caduta del Fascismo in Luglio, i sentori della nostra imminente resa li portarono  ad accellerare i tempi per anticipare i Tedeschi ,cosa che non gli porto' ad alcun risultato.


Generale Mario Vercellino

Il motivo per cui gli Italiani della IV Armata mi hanno inorgoglito e' stato l'aperto sprezzo delle leggi razziali Italo/Tedesche ,mai applicate.
Nei territori Italianizzati infatti gli Ebrei non dovevano portare segni di riconoscimento (la Stella di Davide) rendendoli anonimi e non venivano perseguitati ,al contrario dell'accanimento dei funzionari di Vichy.



Bandiera Francese sotto il governo Vichy

Il Governo Vichy mal tollerava l'ingerenza Italiana che in molti casi sottraeva dei prigionieri gia' in loro possesso come a Lione quando un distaccamento Italiano sotto diretto ordine di Vercellino circondo' una caserma collaborazionista liberando decine di ebrei pronti alla deportazione.



Il sentimento che attraversava i petti dei nostri ragazzi in Francia e' mirabilmente espresso dalle parole del Maresciallo d'Italia Ugo Cavallero « Gli eccessi contro gli ebrei non sono compatibili con l'onore dell'esercito italiano. » e certamente Cavallero non era quello che si dice uno stinco di Santo, ma al contrario un fanatico Fascista della prim'ora ,fedelissimo di Mussolini .

Maresciallo d'Italia Ugo Cavallero


La nostra politica giudaica fece inalberare l'allora ministro degli esteri tedesco ,il Generale Joachim Von Ribentropp che protesto' direttamente con Mussolini il quale invio' l'Ispettore di Polizia Guido Lospinoso a risolvere il "problema Ebraico".

Generale Joachim Von Ribentropp


Fortunamente Lospinoso ,arrivato in Francia,si allineo' al comportamento di Vercellino e dei suoi ufficiali aiutando anch'egli gli Ebrei.
Quseta linea Italiana fece si che circa l'80 % dei 300000 Israeliti ancora presenti sul territorio Francese ,migrarono verso le zone di nostra influenza e al momento della mobilitazione verso l'Italia della IV armata ,la seguirono.
Purtroppo per i Francesi locali e per gli ebrei ,la IV armata, in previsione della resa, comincio' a smobilitare verso l'Italia nell'agosto 1943.
L'Avventato armistizio firmato l'8 Settembre dalla poco lungimirante gestione del governo Badoglio ,sorprese ancora 60000 uomini ,tra ufficiali e soldati, in Francia,i quali vennero immediatamente attaccati da preponderanti forze Tedesche.

Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio


Pochi di loro riuscirono a fuggire e ad unirsi alla resistenza Francese operando sul confine occidentale Franco/Italiano,la rimanenza fu uccisa o deportata nei campi di lavoro Tedeschi.
Da quel momento la Francia Meridionale conobbe veramente il significato della parola OCCUPAZIONE,come conobbe l'Orrore generato dalla ferocia di Klaus Barbie il "Boia di Lione" responsabile del rastrellamento di Ebrei e Partigiani sul territorio Francese....

Klaus Barbie il "Boia di Lione"


...Ma questa e' un'altra triste storia.

1 commento:

Gufo con gli occhiali.. ha detto...

Anche in Grecia a differenza dei tedeschi, abbiamo avuto modo di farci apprezzare per la nostra umanita', laddove e' stato possibile.